Open data
Che cosa sono gli open data
I dati possono essere pubblicati in numerose modalità e formati. Quando si decide di renderli disponibili in modalità aperta si permette un loro riutilizzo da parte di chiunque. Una prassi virtuosa che dà la possibilità alla PA, imprese, giornalisti, attivisti e cittadini di comprendere meglio l’impatto dei dati e delle informazioni, favorendo nuove lavorazioni.
I dati in formato aperto hanno una serie di caratteristiche chiave, secondo la full Open Definition della Open Knowledge Foundation:
- devono essere disponibili, preferibilmente scaricabili da internet, in formato utile e modificabile,
- devono poter essere riutilizzati e ri-distribuiti, inclusa la possibilità di combinarli con altre basi di dati,
- devono poter essere usabili da tutti, senza discriminazioni contro soggetti o gruppi e senza restrizioni sulla tipologia di utilizzo (partecipazione universale),
Per comprendere meglio il significato di “aperto” e i vantaggi e utilizzi derivanti da questa caratteristica, visita la voce di glossario su interoperabilità.
Applicazioni concrete
Le applicazioni concrete degli open data permettono di avere delle banche dati pubbliche e accessibili, grazie alle quali è possibile estrarre informazioni rilevanti per poi ri-utilizzarle per scopi di pubblica utilità.
L’esempio nazionale di riferimento è dati.gov.it la piattaforma, gestita da AgID, che rappresenta il punto di raccordo per i dati aperti della Pubblica Amministrazione. Cittadini, ricercatori e sviluppatori possono navigare l’archivio per area tematica, utilizzando poi queste banche dati per diversi scopi. Un altro esempio è il progetto ContrattiPubblici.org, che fa uso dei dati aperti disponibili sul web per creare una banca dati sui contratti pubblici italiani, allo scopo di favorire un modello di business più trasparente per i contratti della PA.
Possiamo poi citare il catalogo del riuso di Developers Italia, nel quale amministrazioni virtuose mettono a disposizione i propri software per ulteriori usi da parte di altre amministrazioni, le quali possono risparmiare tempo e denaro senza dover partire da zero per creare una data applicazione o servizio.
Vantaggi
L’uso degli open data all’interno delle Pubbliche Amministrazioni ha una serie di importanti vantaggi: trasparenza e partecipazione alla vita pubblica, efficienza, e innovazione.
La disponibilità di dati in formato aperto favorisce la trasparenza, permettendo alla società civile di avere visibilità sui processi politici e legislativi e migliorando quindi la fiducia e la qualità del dibattito pubblico. Inoltre, la possibilità per chiunque (amministratori, ricercatori, ecc) di accedere e dare ulteriore vita a informazioni, rappresenta un potente strumento di partecipazione alla vita pubblica.
Le PA, inoltre, possono ottimizzare le loro risorse e migliorare la loro efficienza a condizione, ovviamente, che gli stessi cittadini siano correttamente informati e coinvolti nei processi. Gli open data, infatti, rendono possibile sia alle PA che ai privati di creare e migliorare servizi, applicazioni e processi partendo da una base già esistente, con un conseguente risparmio di tempo e denaro.
Inoltre, i dati aperti favoriscono l’innovazione, grazie alla possibilità di intervenire su applicazioni e processi resi trasparenti e di suggerire soluzioni virtuose e innovative di ri-utilizzo. Le imprese possono utilizzare il valore generato dalle PA grazie ai dati aperti per amplificarlo e produrre innovazione.