Interoperabilità
Che cos’è l'interoperabilità
L'interoperabilità è un concetto applicabile a tutte le organizzazioni che, nelle loro differenze, devono cooperare e, pur parlando due lingue diverse, devono trovare delle regole comuni per comunicare tra loro. L’interoperabilità si può applicare sia alla società nel suo insieme che a settori specifici, quali l’informatica, o i trasporti.
L’obiettivo dell’interoperabilità è quello di permettere a due o più sistemi di cooperare: due sistemi operativi o due piattaforme mobile, ma anche organizzazioni sanitarie di Paesi diversi. Un elemento chiave dell’interoperabilità è la presenza di standard; essi formano la “lingua comune” che permette a due sistemi di parlare e scambiarsi informazioni in maniera completa, affidabile ed efficiente.
Applicazioni concrete
L’interoperabilità si applica in particolar modo nell’ambito dei servizi pubblici, facilitando la comunicazione tra diversi soggetti. Ad esempio, l’app IO comunica con diversi sistemi di varie PA permettendo ai cittadini di utilizzare servizi pubblici locali e nazionali, direttamente dal proprio smartphone. Tramite l’app, infatti, è possibile ricevere automaticamente il green pass senza la necessità di dover inviare una richiesta specifica, perché i sistemi IT delle diverse PA parlano tra loro. La trasformazione digitale della PA si prefigge di cambiare l’architettura e le modalità di interconnessione tra le basi dati delle amministrazioni. Avere banche dati pubbliche che parlano tra loro, contribuisce a un risparmio economico, per le amministrazioni, e di tempo, per i cittadini.
L’interoperabilità non è un concetto limitato solo al mondo digitale ma si applica a una moltitudine di ambiti del settore pubblico, incluso quello dei trasporti. Ad esempio, l’interoperabilità tra i segnali stradali dei diversi paesi europei è un requisito importante per permettere a tutti i cittadini dell’Unione Europea di guidare in sicurezza in un altro Paese. Pensiamo, inoltre, alla standardizzazione dei caricatori per cellulari che permette di usare uno stesso caricabatterie per telefoni di marche diverse.
Vantaggi
Pur sembrando un concetto astratto, l'interoperabilità applicata alla sfera pubblica e dei servizi pubblici porta vantaggi concreti nella società. Grazie ad essa:
- le Pubbliche Amministrazioni possono scambiarsi tra loro informazioni in modo più completo ed efficiente, con minori errori per i cittadini e una riduzione dei costi di gestione e dei tempi di condivisione - con un conseguente risparmio sulla spesa pubblica,
- grazie a ciò, i cittadini ottengono un concreto risparmio di tempo ed evitano di dover richiedere la correzione di errori nei loro dati in possesso delle PA, grazie al fatto che gli enti possono comunicare meglio tra loro.
- anche le imprese, per lo stesso motivo, ne beneficiano, risparmiando tempo nello svolgimento di pratiche burocratiche e fiscali
Più in generale, si può affermare che la piena interoperabilità sta migliorando già oggi l’interazione tra cittadini e Pubbliche Amministrazioni in tutti gli aspetti della vita pubblica, e le iniziative messe in campo per il PNRR continueranno a fare leva sull’interoperablità per migliorare i servizi pubblici. L’applicazione del principio europeo Once Only, inoltre, faciliterà ulteriormente lo scambio di dati e di conseguenza i rapporti tra cittadinanza e PA.
L’interoperabilità nel PNRR
Secondo il PNRR, “Investire sulla piena interoperabilità delle banche dati della PA permetterà di introdurre un esteso utilizzo del domicilio digitale (scelto liberamente dai cittadini)”.
Come annuncia il Piano, si verrà inoltre a creare una “Piattaforma Nazionale Dati”, ovvero un catalogo centrale di “connettori automatici” (le cosiddette “API” – Application Programming Interface) per le Pubbliche Amministrazioni. La realizzazione della Piattaforma Nazionale Dati sarà accompagnata da un progetto finalizzato a garantire la piena partecipazione dell’Italia all’iniziativa Europea del Single Digital Gateway, che consentirà l’armonizzazione dei servizi digitali tra tutti gli Stati Membri.