Dati e interoperabilità
In breve
I dati pubblici sono un bene comune e una risorsa del Paese in grado di produrre valore migliorando i servizi, creandone di innovativi e contribuendo a creare nuovi modelli di business, competenze e posti di lavoro. Oggi la maggior parte degli enti pubblici gestisce dati e informazioni in maniera poco strutturata, aperta e interoperabile, ciò ne rende difficile la condivisione sia tra amministrazioni che con cittadini e imprese.
Le iniziative del Dipartimento mirano a:
- migliorare il modo in cui sono generati e gestiti i dati pubblici;
- creare servizi pubblici incentrati sul cittadino supportati dall'interoperabilità fra enti;
- migliorare il processo decisionale delle istituzioni;
- supportare le imprese e la ricerca scientifica, sviluppando una moderna economia dei dati.
Questo avviene attraverso la definizione di un’Agenda Nazionale Dati (AND), la collaborazione con Agid alla stesura di linee guida e del Modello di Interoperabilità e alla supervisione dell’implementazione della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), che renderà possibile l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di servizi pubblici.
API - Dal 2017, il Team per la Trasformazione Digitale prima e il Dipartimento poi, si sono impegnati nello sviluppo di protocolli informatici, un insieme di regole definite al fine di gestire la comunicazione tra sistemi, che permettano alle Pubbliche Amministrazioni di comunicare correttamente tra loro in Italia e - tramite servizi digitali transfrontalieri - in Europa.
Vantaggi per la pubblica amministrazione
Lo scambio di informazioni e servizi tra gli enti, grazie all'interoperabilità, consente alle amministrazioni di realizzare in modo più efficiente e veloce procedimenti complessi, riducendo i costi e i tempi di gestione. Grazie a questo circolo virtuoso, le amministrazioni possono ottenere informazioni interrogando direttamente la piattaforma PDND, senza avviare processi che necessitano dell'intervento umano. Oggi la PA, applicando le Linee guida sull'Interoperabilità e utilizzando la PDND può iniziare a trasformare i propri servizi e beneficiare di una maggiore razionalizzazione, sicurezza ed efficienza della spesa IT.
Infine disporre di grandi quantità di informazioni abilita la PA all’utilizzo di strumenti di analisi che permettono di migliorare il processo decisionale, progettare interventi in modo più efficace e definire politiche più efficienti e personalizzate.
Vantaggi per i cittadini e le imprese
I cittadini e le imprese potranno accedere a servizi sempre più semplici, immediati e intelligenti, basati su informazioni condivise e costantemente aggiornate, potendo godere a pieno dei propri diritti digitali. L’interoperabilità tra le amministrazioni eviterà, ad esempio, di dover fornire più volte le stesse informazioni ad enti diversi. Basterà comunicarle una sola volta (secondo il principio europeo once-only), riducendo così il numero di interazioni superflue, con un risparmio di tempo e risorse. La Commissione Europea stima che implementando questo principio i Paesi dell'Unione possano risparmiare ogni anno 5 miliardi di euro.
I dati inoltre aprono mercati completamente nuovi e stimolano la domanda di forza lavoro altamente qualificata. Una adeguata Agenda Nazionale Dati, accompagnata da idonei strumenti, consentirà alle aziende e alle organizzazioni di innovarsi, sperimentare nuove occasioni di business, e aumentare la propria produttività.
Ruolo del dipartimento
Il ruolo del Dipartimento è quello di rendere possibile l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di servizi pubblici.
Per fare questo, il Dipartimento vigila sugli obiettivi strategici e sulle scelte tecnologiche, in collaborazione con Agid, della Piattaforma Digitale Nazionale Dati, la cui realizzazione è stata affidata nel 2019 alla società PagoPA Spa. La PDND è il luogo virtuale dove si incontrano i soggetti interessati a servizi e informazioni della PA e si definiscono le modalità di accesso con regole e processi riconosciuti nell’intera PA. Inoltre, il Dipartimento ha lavorato congiuntamente con AgID alla creazione del nuovo Modello d'interoperabilità e dei requisiti della Piattaforma (art. 50-ter, CAD).
La condivisione di dati e informazioni avverrà attraverso la messa a disposizione e l’utilizzo, da parte dei soggetti accreditati, di interfacce di programmazione delle applicazioni (API) conformi alle Linee Guida AgID in materia di interoperabilità, che saranno pubblicate, unitamente ai relativi requisiti di fruizione sul Catalogo API, ospitato su Developers Italia. Ciò permetterà il loro utilizzo in modo semplificato e sicuro da parte dei soggetti autorizzati, abilitando la creazione di servizi per cittadini e imprese. Il portale Developers Italia conterrà documentazione e materiale, strumenti e tool open source per supportare questa transizione. Infine il National Data Catalog per l'interoperabilità semantica raccoglierà gli elementi per la documentazione semantica dei dati scambiati.
Il Dipartimento è inoltre attualmente impegnato nella definizione di un’Agenda Nazionale Dati (AND) e ha avviato un tavolo di lavoro collegiale con le amministrazioni centrali e i gestori di servizi pubblici, volto alla definizione di un documento formale di raccomandazioni per i decisori pubblici.
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