Vai al contenuto principaleVai al footer

Le domande al Dipartimento

Frequently asked questions (Faq) sui progetti e servizi coordinati dal Dipartimento per la trasformazione digitale

Argomenti Banda Ultra LargaSPIDCarta d’Identità Elettronica

Banda Ultra Larga

Le domande in ambito di Banda Ultra Larga

Da questa mappa è possibile visualizzare l’andamento dei lavori su tutto il territorio, in tutte le aree dove opera il concessionario, nonché lo stato dei lavori. A questo link è possibile verificare la copertura del proprio indirizzo su tutto il territorio nazionale. Inoltre, per informazioni tecniche di dettaglio sulla velocità di connessione e le tecnologie messe in campo nel territorio di pertinenza, è possibile consultare il portale istituzionale della Broadband Map di AgCOM.

La Strategia Nazionale per la Banda Ultra Larga ha l’obiettivo di creare l'infrastruttura in fibra ottica attraverso una serie di attività capillari che investono tutto il territorio italiano, con una particolare attenzione alle cosiddette “Aree Bianche”. Rispetto invece al rapporto con gli operatori, relativamente alle loro offerte, alle loro infrastrutture e alla velocità di connessione disponibile presso il vostro Comune, suggeriamo di contattare direttamente le società di telecomunicazioni per avere delucidazioni.

Il Piano Strategico Banda Ultralarga ha l'obiettivo di sviluppare una rete in banda ultralarga sull'intero territorio nazionale per creare un’infrastruttura pubblica di telecomunicazioni coerente con gli obiettivi dell'Agenda Digitale Europea. Alcune aree, però, non rientrano al momento nei parametri previsti dagli investimenti per il cablaggio a causa, ad esempio, della scarsa densità abitativa o della scarsa possibilità di utilizzare infrastrutture esistenti. Si tratta di aree urbane ed extraurbane che non rientrano nel piano operativo ma, per superare il gap infrastrutturale e fronteggiare le disparità territoriali, sono in fase di progettazione altri e ancora più capillari piani per sanare il divario di connessione e offrire a tutti i cittadini pari opportunità di accesso ad Internet.

I futuri progetti di copertura hanno l'obiettivo di sanare questa situazione, portando l'accesso a internet proprio in tutti quegli luoghi territorialmente più svantaggiati, trovando anche alternative valide alla posa della fibra ottica.

É possibile seguire i siti: BUL - banda ultra larga, MISE - Ministero dello Sviluppo Economico, Infratel Italia, per avere aggiornamenti sullo stato dei lavori.

La situazione aggiornata della copertura è indicata nel portale istituzionale della Broadband Map di AgCOM, https://maps.agcom.it/. Qui, cliccando sulla voce di menù “mobile” e indicando il proprio indirizzo civico, vengono mostrate le mappe di copertura corrispondenti all’area di interesse selezionata e, conseguentemente, le aree non servite (aree scoperte) dalla rete mobile. Non sono mostrate le informazioni del singolo operatore, ma le coperture combinate relative alle tecnologie 2G, 3G, 4G. E’ in corso di realizzazione la prima mappatura italiana relativa alla copertura mobile 4G e 5G, che sarà la base per i futuri piani di intervento sui territori previsti dal PNRR.

Le cosiddette “Aree Bianche” sono zone del territorio italiano definite “a fallimento di mercato” perché nessun operatore privato era disposto ad investire con connettività a banda ultra larga. Dal 2018 quindi, tramite finanziamenti pubblici, la società Open Fiber opera in queste zone per colmare il gap infrastrutturale, realizzando una moderna rete in fibra ottica FTTH (Fiber To The Home) e, per alcuni territori, in tecnologia FWA (Fixed Wireless Access) ad altissime prestazioni.

I lavori sono iniziati e proseguono su tutto il territorio nazionale proprio partendo dalle aree a fallimento di mercato, maggiormente bisognose di infrastrutture e di connettività. Il progetto è molto vasto perché investe tutto il territorio nazionale, comprese le isole e tutti quei comuni complessi per morfologia e distribuzione del territorio.

La Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga è stata approvata lo scorso 25 maggio 2021 dal Comitato interministeriale per la Transizione Digitale (CiTD) con l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione, fisse e mobili, definendo le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi di trasformazione digitale indicati dalla Commissione europea nel 2016 (la cosiddetta “Gigabit Society”) e nel 2021 (cd. “Digital Compass).

L’obiettivo concreto della Strategia, così come indicato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è di portare la connettività a 1 Gbit/secondo su tutto il territorio nazionale entro il 2026, addirittura in anticipo rispetto agli obiettivi europei, fissati al 2030.

Il Comitato interministeriale per la Transizione Digitale (CiTD) si occupa del coordinamento e monitoraggio dell’attuazione delle iniziative di innovazione tecnologica e transizione digitale delle pubbliche amministrazioni. In particolare, svolge compiti di:

  • esame delle linee strategiche, delle attività e dei progetti di innovazione tecnologica e transizione digitale di ciascuna amministrazione, anche per valorizzarli e metterli in connessione tra loro, per realizzare efficaci azioni sinergiche;
  • esame delle modalità esecutive più idonee a realizzare i progetti da avviare o già avviati;
  • monitoraggio delle azioni e dei progetti in corso, per verificarne lo stato di attuazione, individuare eventuali disfunzioni o criticità, elaborare possibili soluzioni e iniziative.

Inoltre, sono ricomprese nelle materie di competenza del Comitato le attività di coordinamento e monitoraggio dell’attuazione delle iniziative relative:

  • alla strategia nazionale italiana per la banda ultralarga, alle reti di comunicazione * elettronica satellitari, terrestri mobili e fisse; al fascicolo sanitario elettronico e alla piattaforma dati sanitari;
  • alle iniziative per lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie emergenti dell’intelligenza artificiale, dell’internet delle cose (IoT) e della blockchain.

Il 26 maggio 2021 è stato istituito il Comitato interministeriale per la Transizione Digitale (CiTD), presieduto dal Presidente del Consiglio o dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale. Le riunioni del comitato si tengono presso la presidenza del Consiglio dei Ministri.

Alle sedute del comitato partecipano, come membri permanenti, il Ministro delegato per la pubblica amministrazione, il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro della giustizia, il Ministro dello sviluppo economico e il Ministro della salute.

Partecipano alle riunioni del comitato anche altri Ministri aventi competenza nelle materie oggetto dei provvedimenti e delle tematiche poste all’ordine del giorno, come il Ministro delegato per il Sud e la coesione territoriale quando vengono trattati temi inerenti le politiche di coesione territoriale e sviluppo del Mezzogiorno; quando si trattano materie che interessano le regioni e le province autonomi, possono partecipare il Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome, il Presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) e il Presidente dell’Unione delle province d’Italia (UPI).

Identità digitale

Domande frequenti sull'identità digitale

L'identità digitale è lo strumento di identificazione con cui siamo riconosciuti dalla Pubblica Amministrazione per utilizzare in maniera personalizzata e sicura i servizi digitali. Un'unica credenziale per centinaia di servizi pubblici. Con il Sistema Pubblico di Identità Digitale, SPID o la Carta d'Identità Elettronica, CIE, o con la carta nazionale dei servizi, puoi identificarti in maniera semplice, sicura e personale e utilizzare i servizi online pubblici o dei privati aderenti. Trovi tutte le informazioni sul sito dedicato all’identità digitale.

Grazie all’identità digitale non dovrai più gestire credenziali diverse a seconda del servizio che vuoi utilizzare ma una credenziale unica per tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione. Con SPID e CIE puoi contare su sistemi di identificazione unici e sicuri. SPID, ad esempio prevede fino a tre livelli di sicurezza per l’accesso ai servizi mentre CIE, che tutelano la privacy dei dati personali. Oltre ai servizi online della Pubblica Amministrazione italiana, con SPID e CIE puoi accedere anche ai servizi pubblici online dei Paesi membri dell’Unione Europea e ai servizi erogati dai privati aderenti.

Non ancora. Il Sistema di gestione delle deleghe, previsto dal decreto legge “Semplificazioni”, è in fase di disegno e definizione. Il Sistema consentirà, ad esempio ai tanti anziani che non hanno ancora l'identità digitale, di delegare un familiare all’accesso ai servizi dell'Inps o a quelli dell'Agenzia delle entrate, contribuendo a ridurre il digital divide. La delega potrà essere acquisita online o presso sportelli pubblici e potrà riguardare uno o più servizi pubblici. Il sistema di gestione delle deleghe, secondo la norma (art 38, DL n. 77 del 31 maggio 2021), è affidato alla responsabilità del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri. In questo nuovo quadro, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato si occuperà della realizzazione, gestione e manutenzione del Sistema delle deleghe.

SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale

SPID è una delle soluzioni di identità digitale pubblica con cui accedi ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei privati aderenti. È composta da una coppia di credenziali (username e password), strettamente personali. Semplice e sicura, puoi utilizzarla da qualsiasi dispositivo: computer, tablet e smartphone; ogni volta che, su un sito o un’app di servizi, trovi il pulsante “Entra con SPID”. Trovi tutte le informazioni sul sito dedicato a SPID.

Per ottenere SPID devi essere maggiorenne e hai bisogno di un documento di riconoscimento italiano (carta di identità, passaporto, patente) in corso di validità, la tessera sanitaria o il tesserino del codice fiscale (oppure i rispettivi certificati di attribuzione), la tua e-mail e un cellulare ad uso personale. Puoi attivare SPID scegliendo una delle modalità messe a disposizione dai gestori di identità digitale accreditati dall’Agenzia per l’Italia Digitale (reperibili alla pagina Richiedi SPID):

  • di persona presso gli uffici dei gestori;
  • via webcam con operatore messo a disposizione dal gestore o con un selfie audio-video insieme al versamento di un bonifico bancario;
  • con Carta d'Identità Elettronica (CIE) o passaporto elettronico, identificandosi attraverso le app dei gestori scaricabili dagli store;
  • con CIE, Carta Nazionale dei Servizi (CNS) - cioè la tessera sanitaria con microchip- o con firma digitale attraverso l’ausilio di un lettore (ad esempio la smart card) e del relativo pin.

Esistono modalità di attivazione gratuite o a pagamento che è bene conoscere prima di scegliere il gestore. Una volta ottenuto, l’utilizzo di SPID per il cittadino è gratuito: nessun costo o canone ti verrà richiesto. Trovi tutte le informazioni sul sito dedicato a SPID.

Verifica se il tuo comune ha attivato il riconoscimento e rilascio di persona presso i propri uffici pubblici in accordo con uno dei gestori di identità accreditati da AgID oppure se è diventato Responsabile per la verifica dell’identità - RAO (offerto ai residenti e a tutti i cittadini maggiorenni). Con questa procedura, gli enti possono aiutarti ad ottenere SPID, verificando la tua l’identità personale presso i loro uffici. Dopo la verifica riceverai via e-mail un file (denominato “pacchetto di attivazione”) che potrai usare online per completare il riconoscimento ed ottenere SPID, scegliendo uno tra i gestori di identità che hanno aderito alla nuova modalità. Scopri gli enti che hanno attivato il servizio.

Ogni volta che su un sito o un’app di servizi è presente il pulsante “Entra con SPID”, puoi accedere ai servizi online con il Sistema Pubblico di Identità Digitale. L’accesso è sicuro e protetto, anche grazie ad ulteriori verifiche di sicurezza, come ad esempio l’invio di una password temporanea (la cosiddetta OTP - one time password) o l’utilizzo di un’app in fase di autenticazione.

Se riscontri difficoltà di accesso relative al livello di autenticazione o alla tua identità digitale SPID, devi far riferimento all’assistenza del gestore di identità con cui lo hai attivato. I contatti di assistenza di tutti i gestori di identità sono disponibili alla pagina “Serve Aiuto” del sito SPID. Se il tuo problema fosse riconducibile al necessario rinnovo della password, ogni gestore mette a disposizione una procedura di recupero credenziali. Se non è stato possibile trovare una soluzione, puoi inviare una richiesta al supporto online per SPID. Se il problema dipende dall’erogazione del servizio e non dall’accesso con SPID (e accedi con SPID ad altri servizi) devi fare riferimento al servizio di assistenza dell’amministrazione che lo eroga.

Visita il sito istituzionale dedicato a SPID, potrai trovare tutti gli approfondimenti che cerchi.

CIE, la Carta di Identità Elettronica

La Carta di Identità Elettronica (CIE) è uno dei documenti di riconoscimento personale italiani, insieme alla patente e al passaporto. Tutti i comuni e gli uffici consolari in Europa rilasciano ai cittadini la Carta d’Identità Elettronica. Il documento contiene un dispositivo elettronico (chip Radio Frequenza, contactless) che garantisce i più elevati livelli di sicurezza e diminuisce drasticamente la contraffazione. Puoi usare la CIE, SPID o la carta nazionale dei servizi, per identificarti in maniera semplice, sicura e personale e anche per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione. Trovi tutte le informazioni sulla CIE sul sito dedicato, realizzato dal Ministero dell’Interno.

Puoi richiedere la CIE presso il tuo Comune di residenza, il Comune di dimora per i cittadini residenti in Italia, il consolato per i residenti all’estero. Per ottenere la carta, ricordati di portare con te la fototessera, in formato cartaceo o elettronico. Nei casi in cui il comune ha abilitato il servizio di prenotazione online “Agenda CIE” puoi inviare la foto tramite questo servizio. Per velocizzare la registrazione, possono servire anche il tesserino del codice fiscale o la tessera sanitaria (non è necessario presentare altri documenti). Inoltre, ricorda di portare con te un documento in corso di validità oppure la vecchia carta d'identità in caso di rinnovo e la denuncia in caso di smarrimento o furto della precedente carta di identità. Il sito dedicato alla Carta d'Identità Elettronica contiene tutte le informazioni sulla richiesta del documento.

L’accesso ai servizi online è possibile ogni volta che, su un sito o un’app di servizi pubblici, è presente il pulsante “Entra con CIE” oppure consultando l’elenco delle amministrazioni che hanno abilitato l’accesso con CIE. L’accesso avviene attraverso l’utilizzo del Pin associato alla carta e fornito contestualmente all’emissione del documento. Le modalità di accesso sono:

  • mediante un computer a cui è collegato un lettore di smart card contactless per la lettura della CIE;
  • mediante uno smartphone dotato di interfaccia NFC e dell’app “CIE ID” e con lo stesso effettua la lettura della CIE;
  • da computer e per la lettura della CIE, in luogo del lettore di smart card contactless, l’utente utilizza il proprio smartphone dotato di interfaccia NFC e dell’app “CIE ID“.

Si può approfondire l’accesso ai servizi con CIE sul sito dedicato.

Se hai bisogno di assistenza per l’accesso con CIE ai servizi pubblici online, segnalazioni relative al sito dedicato alla CIE o al servizio di prenotazione online Agenda CIE puoi inviare una e-mail all’indirizzo cie.cittadini@interno.it. Ulteriori informazioni sul blocco della CIE, o altre modalità di assistenza per i cittadini, sono disponibili nell’area Contatti del sito dedicato alla CIE.

Visita il sito istituzionale dedicato alla Carta di Identità Elettronica, potrai trovare tutti gli approfondimenti che cerchi.

Data ultimo aggiornamento 15 novembre 2021

Potrebbero interessarti

.it
.it
Progetto

Banda Ultra Larga

La Strategia Italiana per la Banda Ultra Larga

Identità Digitale
Identità Digitale
Progetto

Identità digitale

L’accesso semplice e veloce ai servizi digitali